Viaggio a Napoli
Diario fotografico in camper con la mia famiglia
Partenza
Siamo partiti il 24 aprile, il camper carico di zaini, entusiasmo e una gran voglia di perderci per un po’. Il viaggio verso Napoli è iniziato sotto un cielo grigio ma vivo, lo stesso cielo che ci avrebbe accompagnati per due giorni, come a ricordarci che la bellezza non ha bisogno del sole per esprimersi.

Primo incontro
Arrivare a Napoli non è come arrivare in un’altra città. È come essere catapultati dentro una sinfonia urbana, fatta di clacson, voci, finestre aperte e abbracci che non chiedono permesso. Scendiamo, respiriamo, iniziamo a camminare. Non sappiamo bene dove andiamo — ma Napoli, quando ti perdi, ti premia.



Scorci e salite
Il 28mm della mia Leica è perfetto per lasciarmi attraversare dai vicoli. Non cerco la cartolina, cerco quello che Napoli ti sussurra se la ascolti piano: una mano che passa un caffè dalla finestra, una bicicletta abbandonata in salita, un bambino che gioca con un pallone mezzo sgonfio.


Il caos e l’incanto
Il centro storico è una danza continua tra sacro e profano, tra caos e tenerezza. I miei figli osservano tutto con gli occhi spalancati: ogni facciata, ogni motorino, ogni altarino nascosto dietro una pianta. Viviana cammina con passo curioso, e io resto un po’ indietro, cercando di fermare ogni istante in un respiro di luce.



Le mani in tasca, il cuore pieno
Due giorni bastano a Napoli per lasciare il segno. Quando ripartiamo la mattina del 27, il camper ha più polvere ma anche più storie. Samuele e Mattia parlano ancora delle sfogliatelle e degli ascensori “strani” nei vicoli, e Viviana sorride nel sonno sul sedile. Io penso solo a quanto sia prezioso portare a casa non solo fotografie, ma frammenti di noi.

Conclusione
Questo viaggio non è stato solo una fuga, ma un piccolo atto di fiducia nella bellezza delle cose semplici. E Napoli, con tutti i suoi contrasti, è la città perfetta per ricordarti quanto sia straordinaria l’umanità, quando la guardi negli occhi.
📷 Leica Q2 – 28mm
🚌 Vita lenta, cuore pieno

📍 NAPOLI IN CAMPER, CON LA MIA FAMIGLIA
Dal 24 al 27 aprile abbiamo vissuto un piccolo sogno su quattro ruote.
Napoli ci ha accolti con i suoi vicoli, il rumore, l’umanità viva che ti entra nel cuore.
Con la mia Leica e con gli occhi dei miei figli, ho provato a raccontare non solo quello che abbiamo visto…
ma quello che abbiamo sentito.
Odori, voci, caffè, altarini, salite e risate.
Napoli non si guarda, si abbraccia.
E in questi scatti c’è il nostro abbraccio.